Lago di Garda e valli del Mincio

Pur non toccandone direttamente i confini, si è soliti pensare a Mantova come alla quarta provincia del Garda: il bacino meridionale è fortemente interessato dalla cultura e dalle tradizioni di questa terra. Viceversa, l'influenza delle acque del lago di Garda nei confronti della millenaria cittadina virgiliana è fortissima. Basti pensare al fiume Mincio, l'emissario che esce dal lago a Peschiera e dopo 73 km si getta nel Po, non prima di aver formato i tre laghi di Mantova.

Il Lago di Garda e le valli del Mincio riservano sensazioni, anche diversissime tra loro. Dimenticate il turismo di massa che contraddistingue il primo ed immergetevi nella natura e nella tranquillità del secondo. Una crociera, grazie ai barcaioli del Mincio, è consigliatissima. Il silenzio avvolge un paesaggio immobile tra sogno e narrazione; sembra un luogo solitario, lo è dal punto di vista umano, ma è frequentatissimo da uccelli, anfibi, pesci.

Non solo natura, ma anche storia e tradizione. Lungo il percorso che unisce Peschiera del Garda a Mantova, il fiume Mincio lambisce anche il Santuario delle Grazie a Curtatone: un affascinante e magico luogo di culto, una antica meta di pellegrinaggi fin dai primi anni della sua consacrazione che risale al 15 agosto 1406 ed un luogo singolare, ricco di amore religiosoe leggende... la più famosa ha come protagonista un "povero" coccodrillo, le cui spoglie mortali sono ancora visibili all'interno della chiesa. Alla metà di agosto di ogni anno si radunano sul sagrato i Madonnari, pittori girovaghi da marciapiede, che dipingono, in grandi dimensioni e con gessetti colorati, immagini sacre sull'asfalto.

Risotto alla pilota

Esiste un luogo dove la parola risotto assume più di un significato: Mantova. Questa tipica ricetta italiana è universalmente conosciuta come quel piatto a base di riso a cui si possono aggiungere altri ingredienti, tirato a cottura con l'aggiunta progressiva di mestoli di brodo bollente.

A Mantova no: qui è obbligatorio distinguere tra quello menà e quello alla pilota. Il primo è quello di cui abbiamo parlato sopra, il seconondo è un piatto di difficile preparazione, che si può gustare solo da queste parti. Non ci sono alternative: o si impara a farlo o si viene a mangiarlo a Mantova. In questo caso si può anche pensare a una gita per pile, le piccole riserie della bassa mantovan dove si può acquistare ilriso vialone nano, l'unico idoneo a preparare questo tipo di risotto che deve il suo nome proprio ai pilotini, i lavoratori delle riserie.

Non vi tedieremo con informazioni sulla sua preparazione, anche perchè ne esistono infinite varianti, sappiate che ogni corte, trattoria o ristornate che si rispetti vanterà la ricetta migliore. Il classico risotto alla pilota è quello col pist, l'impasto della salamella mantovana. La patria è Castel D'Ario, a pochi chilometri da Mantova e annunciato dal cartello stradale come Paese del risotto.